Rivista per le Medical Humanities

03-05
Castello Sasso Corbaro Bellinzona

Percorso in medical humanities della Fondazione Sasso Corbaro

Prognosi e destino

Anticipare il futuro, scrutarlo, è un'esigenza costante nella storia dell'uomo: ai metodi divinatori del passato – che pure riscontrano ancora una singolare fortuna, come mostra il successo persistente di cartomanti e astrologi – si affiancano oggi sistemi predittivi scientificamente fondati, quali le prognosi cliniche e le probabilità basate su calcoli statistici. 
Alla luce di questi strumenti d'indagine anche il concetto di "destino" assume nuovi significati: non è più inteso come un fato inevitabile, ma come probabilità più o meno elevata che ciò che è stato previsto accada.
Il percorso proposto vuole appunto esplorare questi nuovi volti del destino, nelle forme in cui esso viene pensato dalla cultura contemporanea: dagli aspetti più propriamente attinenti la pratica medica (esame diagnostico prenatale, prognosi clinica, accanimento terapeutico) ad altri meno specifici ma che concernono il modo d'essere dell'uomo, come l'influenza del carattere sui comportamenti, o il modo in cui la libertà umana viene oggi ripensata dalle neuroscienze. Ciascuno di questi aspetti del "destino" comporta problemi etici di indubbia rilevanza per la società di oggi e ancor più per quella di domani.
Ogni grande tema di riflessione richiede, per essere pienamente inteso, non soltanto la comprensione razionale, ma anche un "sentire" che solo l'esperienza diretta della narrazione possono dare. Perciò ciascun argomento affrontato nel percorso si articola in due momenti: il primo, d'informazione e di riflessione critica, è dato da una conferenza tenuta da un relatore qualificato, il lunedì; ad essa si ricollega poi, il mercoledì, la proiezione di un film presentato da un relatore particolarmente attento alla tematica.
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Lunedì 3 Dicembre            La vita, la morte, l'assurdo:
ore 20.30                            tra destino e decisione
[conferenza]                       
                                      
                                           
Fabio Merlini con
Roberto Malacrida, Graziano Martignoni e Franco Zambelloni
 
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Mercoledì 5 Dicembre         Vol spécial
ore 20.30                                
[film]                                     
Fernand Melgar
2011 Svizzera
presentato da
Chiara Orelli Vassere
con il regista 

10
Aula Magna, Ospedale Civico Via Tesserete 46, Lugano

Percorso etico-cinematografico dell'Ospedale Civico di Lugano

Lunedì
20.00-22.30


Entrata libera

NEL NOME DEL PADRE

Marco Bellocchio
Italia/Francia, 1972

«Spedito in collegio da un padre che non sopporta la sua insubordinazione, il giovane Angelo Transuenti si ritrova in un freddo ambiente popolato di studenti indisciplinati ma timorati di Dio, sacerdoti rigorosi e convittori trattati come schiavi. La sua innata indisposizione a regole e istituzioni inizia a diffondersi come un male all'interno delle mura ecclesiastiche: i ragazzi cominciano a deridere le lezioni e a ribellarsi alla disciplina inmposta dal vicerettore Padre Corazza, mentre i convittori decidono di non soccombere a un'oppressione mascherata da carità cristiana e organizzano uno sciopero. Per infondere nuovi dubbi e timori anche nelle più giovani coscienze, Transuenti e altri ragazzi mettono in scena una versione "brechtiana" del Faust, in cui fra irrisione e anticlericalismo, sconvolgono definitivamente le coscienze di tutti gli abitanti del collegio. Sulle ceneri del Sessantotto, Marco Bellocchio eleva il tumulto culturale e politico giovanile di quegli anni in un impeto immaginifico e sanguigno. Nel nome del padre è l'opera che più di ogni altra è riuscita a portare quello spirito ribelle e acerbo al suo apice visionario e contemporaneamente, al suo scacco definitivo, all'impossibilità di farsi azione politica efficace».

INTRODUZIONE
Paolo Cattorini, bioeticista

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