Rivista per le Medical Humanities

Si tratta di uno «spazio espositivo» che arricchisce mediante illustrazioni ogni numero della rivista. Troverete pubblicati in questa sezione solo una fotografia di ciascun autore e il commento alle immagini proposte all'interno del numero. La pubblicazione integrale del portfolio la riserviamo, infatti, ai lettori e agli abbonati della versione cartacea della nostra rivista.

nota di Lisetta Carmi

Fotografia di Lisetta Carmi



Il Quaderno musicale di Annalibera
 è stato composto nel 1952 per incarico
del Pittsburgh International Contemporary
Music Festival. È dedicato dall’autore
«alla mia cara bambina, nel giorno del suo
ottavo compleanno». Lisetta Carmi ne ha
dato la sua «interpretazione grafica» nel 1962,
a sua volta nella forma di «quaderni» da lei
confezionati a mano come pezzi unici con
leggere differenze nelle dimensioni,
nell’impostazione grafica e nel testo
d’accompagnamento.

Courtesy
Archivio Lisetta Carmi /
Martini & Ronchetti



          Il Quaderno musicale di Annalibera per pianoforte di Luigi Dallapiccola è composto di undici brevissimi pezzi collegati da una ideale linea costruttiva costituita dalla serie o inventio che tutti li genera.
          Gli undici pezzi del quaderno sono scritti in stretto stile dodecafonico, secondo la teoria musicale elaborata da Arnold Schönberg.
          In questa composizione io ho sentito – e ho cercato di tradurre graficamente attraverso il mezzo fotografico – l’essenza tragica della nostra esistenza espressa con una costruzione musicale. Alla purezza dell’espressione musicale ho cercato di dare un segno essenziale e penetrante: la «linea» intesa come verità. Verità assoluta nel primo pezzo Simbolo, poesia sospesa nell’ultimo Quartina... L’«affermazione» della nascita rimane senza risposta.
          Ma la vita – nei suoi aspetti molteplici e contraddittori – vale la pena di essere vissuta.
          Ho fatto questo lavoro per un’impellente necessità interiore. Avevo lasciato la musica – la forza divina che ha sempre guidato la mia vita – ed ero ormai una fotografa. Ho voluto creare un legame tra Dallapiccola, che amo, e il segno fotografico. Allora ho «inventato» una tecnica che mi consentisse di dare un significato grafico ad ogni pezzo del Quaderno musicale di Anna- libera. Ho preso un negativo, l’ho esposto alla luce e l’ho sviluppato: è diventato tutto nero. Poi l’ho graffiato e – mettendolo nell’obiettivo dell’ingranditore – ho scelto i «segni» che corrispondevano nella mia coscienza allo spirito dei vari pezzi. Ho stampato le undici immagini, ho scelto due fotografie (Dallapiccola e me stessa), ho scritto un testo, ho rilegato un fascicolo creando una specie di libro orizzontale. Questo è tutto.

Lisetta Carmi

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