La percezione del sé e delle cose nei non vedenti è estremamente fisica. Nel processo del riconoscimento la vista manca e nascono – o rinascono – gli altri sensi. Le mani sono gli occhi. Le superfici, gli odori, i suoni sono i colori.
In un tempo in cui la percezione dell’uomo è prevalentemente estetica e in cui le cose sono ovunque equivalenti, vado indietro alla ricerca di persone che sfuggono allo spaventoso gioco del
Copy and Paste mondiale.
Pianissimo è un viaggio nell’aldiqua, all’interno.
Così si chiama perché è un mondo lontano dal frastuono del mondo esterno, e perché così ho cercato di avvicinarmi alle persone che ho incontrato, senza invadere il loro spazio, ma per parteciparvi.
Appunto, pianissimo.
Martina Bacigalupo